lunedì 4 giugno 2012

H. Verona - Varese

Mamma mamma…
Ero a casa e me li vedo tornare in 6…ho detto subito “si fa festa stasera!”, e invece poi ho guardato bene le facce, ho visto che nessuno rideva, e si notava un misto di delusione e rabbia.
Saliamo su in casa, si accende la tv…rigorosamente Telenuovo dopo le partite!
E allora ho iniziato a capire.
La delusione perché ce l’hanno messa tutta, perché hanno veramente messo l’anima in questa partita, perché hanno lottato fino alla fine, perché lo volevano, per loro, per i tifosi, per la città, perché in fondo se lo meritavano.
E la rabbia perché il loro merito è stato negato, non è stato riconosciuto…anzi è stato ignorato il demerito degli avversari (diciamola così).

E più tardi la sera lei mi ha detto tutto.
E’ stata una partita bellissima, vissuta dall’inizio alla fine, anche da Lei che quando si è seduta in curva ha controllato che ci fosse il biondone dietro che si rivolge direttamente ai giocatori come se fossero amici di una vita (immaginate con che voce e con che nomi) e il signore che esprime la sua passione a “paroline”. Sì, c’erano tutti, la partita poteva iniziare.
Lei che per la prima volta tifava, urlava, cantava, che al primo gol si è un po’ emozionata, e che alla fine, nonostante tutto, applaudiva, e cercava di farlo sentire il più possibile, e guardava quella città che stava lì a cantare, e che intenzione di uscire dallo stadio proprio non ne aveva.

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